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Maresca non ha favorito nessuno, ha solo arbitrato de mierda

Sono nato in provincia di Salerno come mia madre. Non riesco a capire questo odio. Se non ci amiamo fra noi, fratelli della stessa terra e dello stesso destino?

Maresca non ha favorito nessuno, ha solo arbitrato de mierda
Roma 31/10/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Milan / foto Image Sport nella foto: Jose' Mourinho
FALLI DA DIETRO – 11° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2021-22
Molte telefonate fra Ambra e il Pirlocchio, di questi tempi.
Complimenti reciproci.
Intanto per Ambra una certezza. Quel capello biondo nell’auto di Acciughina non è di Giulietta.
Strepitoso Cholito. Tre tiri, due gol. Di cui uno da cineteca. Sei in una settimana.
Verona conferma una cosa sostanziale.
La Juventus non è squadra, l’Hellas sì.
Da quando Igor Tudor si è seduto su quella panchina, gli scaligeri hanno perso una sola partita su 8.
Contro i Diavoli a San Siro.
E hanno battuto Sangue Oro e Ergastolani in casa.
“Noi non siamo napoletani” urlano sugli spalti.
E l’urlo mi addolora.
Sono nato in provincia di Salerno come mia madre.
Non riesco a capire questo odio.
Se non ci amiamo fra noi, fratelli della stessa terra e dello stesso destino?
Ma noi siamo eterni capponi di Renzo.
Noi preferiamo azzuffarci l’un l’altro.
E continueremo a subire inermi, silenti e servili la presa in giro di un Nord che penalizza sistematicamente il Mezzogiorno.
Come i favolosi fondi di rilancio e resilienza, ad esempio.
Parola divina resilienza.
Quei fondi ricevuti dall’Italia con l’obiettivo del riequilibrio territoriale e sociale.
Cioè fondi ricevuti dall’Italia per recuperare i ritardi delle strutture e del tasso di occupazione nel Mezzogiorno.
Quei fondi che per ora svolazzano sotto il naso della gente del sud.
Ma ancora per poco.
Pian piano prenderanno il volo per altre destinazioni senza che noi manco ce ne accorgeremo.
Da eterni capponi eravamo impegnati a beccarci miseramente per sostenere le nostre supremazie di pianerottolo. Da sublimi imbecilli.
La partita è brutta.
Brillantina propone un attacco del tutto inedito. Per dar fiato ai titolari e anche involontariamente alla solita stampa provinciale in cerca di torbido.
La partita è brutta. L’Arechi è una bolgia.
Ma alla fine si vince. Con un gol brutto. Messo a segno dal più brutto degli azzurri.
Alla fine si vince e sì è ancora in testa.
Ancora in testa in compagnia dei rossoneri.
Che approdano in una Roma blindata per via del G 20.
Tiratori scelti a via del Corso e all’Olimpico.
Ibra protagonista. Un gol un rigore procurato.
Molte polemiche alla fine.
Mou molto furbescamente sposta l’attenzione sull’arbitraggio.
Il “Sei sempre tu Maresca”, lo avevamo già sentito. Maresca ha molte colpe.
Ma credo che alla fine non abbia favorito nessuno.
Ha solo arbitrato “de mierda”. Come il solito suo.
Mou però dovrebbe anche prendersi qualche responsabilità e spiegare come e perché la sua Roma non ha ancora una identità di gioco.
Per sessanta minuti, letteralmente dominata in ogni dove, sul proprio campo dai diavoli che hanno spadroneggiato e hanno dato lezioni di calcio.
Meno male che Mou non si candida al Colle. Sennò, per come sono messi gli italiani, lo eleggerebbero subito.
Padre Pioli dà una risposta precisa a chi aveva dubitato dei suoi recenti stentatissimi successi.
A proposito di G 20. I Capi di Stato firmano una importante risoluzione per risolvere i cambiamenti climatici.
“Vestitevi a cipolla”.
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