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“L’esclusione di Jacobs grave sgarbo all’Italia, indigna l’ambiente dell’atletica italiana”

Le nomination per l’atleta dell’anno. Repubblica: “Forse paga l’assenza dopo le Olimpiadi”. Solo la Griffith lo aveva fatto. La Gazzetta: “non toglie proprio nulla”

“L’esclusione di Jacobs grave sgarbo all’Italia, indigna l’ambiente dell’atletica italiana”
Tokyo (Giappone) 01/08/2021 - Atletica Leggera 100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs

Fa discutere, e non poco, in Italia l’esclusione di Marcell Jacobs dalle dieci nomination di World Athletics per l’atleta dell’anno. Jacobs ha vinto i 100 metri olimpici e anche la staffetta 4×100. Brucia anche l’esclusione di Tamberi oro ex-aequo nel salto in alto. Ecco cosa scrivono i giornali italiani.

Forse Jacobs paga la sua assenza e la sua defezione nelle gare della Diamond League, anche perché non si era mai visto un (doppio) campione olimpico non onorare il suo titolo. Tranne che nel caso di Flo-Jo Joyner che nel 1988 vinse ad ottobre a Seoul, in Corea, e si ritirò per sempre l’inverno dopo. (Emanuela Audisio, la Repubblica)

Uno sgarbo grave all’Italia, insomma, che se non scandalizza il presidente della Fidal Stefano Mei («Prendiamo atto, siamo sorpresi però non ne farei una tragedia»), indigna l’ambiente dell’atletica italiana. (Gaia Piccardi, Corriere della Sera)

Gli ori olimpici lo hanno già proiettato nella storia. Essere (o non essere) in corsa per l’atleta dell’anno
della World Athletics non toglie (o aggiunge) nulla. Ma proprio zero. (Giorgio Specchia)

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