Matteo Giunta a Il Giornale: «Il solo accedere alla finale sarebbe qualcosa di grandioso, ma è molto difficile. Certo, una volta là proverà a giocarsela»
Alle 12 Federica Pellegrini farà la sua gara nei 200 stile libero. È in cerca della quinta finale olimpica, non ci è riuscita mai nessuna nuotatrice al mondo. Tra gli uomini, solo Phelps ha centrato il traguardo. Il Giornale intervista Matteo Giunta, il giovane coach della nuotatrice.
«Quando i tempi si allungano per eventi imparabili come una pandemia, i sacrifici fisici e mentali diventano enormi. Ma Fede voleva l’olimpiade, nessuno nel nuoto, uomo o donna, ha mai raggiunto la quinta finale. Le sembrava brutto fermarsi a un passo… Ed eccoci qua».
Giunta ha iniziato a seguire la Pellegrini nel 2014. Molto giovane, veniva considerato inesperto e Federica un’incosciente nell’affidarsi a lui.
«Sono cresciuto tanto, anche Fede. Per entrambi uno degli aspetti più positivi è stato poter arrivare a Tokyo godendoci il momento, persino le gare, senza quel tarlo addosso di dover per forza portare a casa qualcosa di importante. I 200 di oggi sono di qualità incredibile. A noi piacciono le sfide impossibili ma oggettivamente già il solo accedere alla finale sarebbe qualcosa di grandioso. Certo, una volta là proverà a giocarsela. Ma resta che sarà molto difficile entrare in finale».