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Complimenti Napolista che ricordi l’immobilismo del calcio italiano di fronte al fascismo

POSTA NAPOLISTA – Le testate mainstream sono destinate a deludere ogni volta che c’è una questione di sostanza. Se la caveranno con gli editoriali indignati a orologeria

Complimenti Napolista che ricordi l’immobilismo del calcio italiano di fronte al fascismo
Db Torino 25/08/2018 - campionato di calcio Serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Lazio ultras

Gentile direttore, ha fatto davvero bene a dedicare all’episodio di Hysaj tutto l’approfondimento che merita, schierando così tanti giornalisti capaci nel racconto di un fatto estremamente grave. Come il Napolista, avrebbero dovuto regolarsi tutte le testate mainstream che, purtroppo, sono destinate a deludere i lettori ogni volta che sul piatto c’è una questione di sostanza, che in questo caso attiene al livello di consapevolezza democratica del Paese. In altre parole al livello di civiltà dell’Italia tutta.

Assai giustamente il Napolista mette il dito nella piaga (l’incapacità della nostra classe dirigente di affrontare i problemi con l’obiettivo di risolverli), chiede risposte a chi dovrebbe darle (la società di calcio, i dirigenti, l’allenatore e poi ai vertici sportivi in genere) e non adotta nessuna delle figure retoriche consolatorie tanto care ai maggiori editorialisti italiani (tipo il vecchio “italiani brava gente” che va sempre bene quando c’è da evitare l’analisi e le sue conseguenze).

A forza di stupidaggini dannose pubblicate in prima, che hanno fatto comodo a una classe dirigente desiderosa di dribblare le polemiche dopo aver frettolosamente derubricato a fraintendimenti i problemi, ecco che trascorrono vent’anni. Quelli che passano tra Winter e Hysaj, con tutto quello che c’è in mezzo in termini di striscioni raccapriccianti e concetti osceni. Che a loro volta, tra qualche anno, ritorneranno identici a se stessi e ripeteranno all’infinito l’avvilente presente di un Paese prigioniero della sua incapacità di andare oltre.

A parte i fascisti della Lazio, gli unici a gioire di questa situazione saranno gli editorialisti di domani. Eterni come i problemi italiani (che contribuiscono a mantenere tali) si troveranno a stappare e ritappare – secondo le esigenze – damigiane d’indignazione pronta beva. Mentre il fascismo spavaldo dei laziali starà a guardare beffardo. Nei secoli dei secoli.

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