La sua storia è affascinante proprio perché ci si può rivedere in lui. Non è nato fenomeno, è diventato un campione con la dedizione
Si può non seguire abitualmente il tennis, essere invece grandi appassionati di questo sport o anche addetti ai lavori: in ogni caso, è impossibile non essere orgogliosi di avere un connazionale diventato grandissimo protagonista in uno sport che richiede tanti sacrifici e molta forza mentale, oltre che una bella dose di talento. Da oggi la vita di Matteo cambia: prima era un tennista molto bravo, ora sarà una star, ma è giusto ricordare che questo successo non gli è piovuto dal cielo. Berrettini è un ragazzo non arresosi nell’inseguire il suo sogno, nonostante i primi risultati positivi siano arrivati tardi nella carriera professionistica (a 22 anni non era ancora mai entrato nei primi 100, prima dei venti non era nemmeno nei migliori 500 al mondo). Un tennista che si è costruito lavorando tanto (la sua possente struttura fisica è sia una fenomenale arma che un potenziale handicap), rapportandosi dentro e fuori dal campo sempre con grande umiltà educazione fuori e dentro dal campo, particolari mai irrilevanti.Un tempo si diceva che sarebbe il figlio che ogni mamma vorrebbe avere, ma di certo va guardato con tanta simpatia per la dimostrazione che Matteo dà al mondo di come un italiano non solo grazie al talento innato si sa imporre ai vertici.