Avvenire riporta uno studio che sta per essere pubblicato su un’autorevole rivista scientifica. Esteso anche il periodo di conservazione in caso di scongelamento
L’Agenzia europea del farmaco ha comunicato due importanti novità sul vaccino Pfizer, come riporta Avvenire.
Non è più necessario utilizzare i vaccini Pfizer entro e non oltre cinque giorni dallo scongelamento. Da ieri l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha esteso il periodo di conservazione della fiala scongelata del prodotto a 2-8 gradi (cioè in un normale frigorifero), fino a 31 giorni. È una notizia importante perché consente di allargare la platea dei centri di somministrazione che, a questo punto, potranno permettersi di conservare il medicinale della casa farmaceutica americana per più settimane e con maggiore praticità.
Ma nella serata di ieri un’altra notizia importante è filtrata da Palazzo Chigi sul preparato Usa. La seconda dose infatti potrebbe subire un ulteriore prolungamento per via delle evidenze di un nuovo studio – sarebbe in via di pubblicazione su un’autorevole rivista scientifica: se somministrato a circa tre mesi dalla prima iniezione (12 settimane), il richiamo provocherebbe una risposta immunologica tripla rispetto all’intervallo di 21 giorni (poi portato a 42) previsto inizialmente, soprattutto nei soggetti più anziani.