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De Zerbi: «C’è da capire con il Sassuolo se proseguire insieme l’anno prossimo»

A Sportitalia: «Mi piacerebbe anche allenare all’estero. Il calcio italiano? E’ il più bello, ma tatticamente non è il migliore. Sono favorevole alla costruzione del gioco dal basso»

De Zerbi: «C’è da capire con il Sassuolo se proseguire insieme l’anno prossimo»

L’allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, ha partecipato come ospite alla trasmissione Sportitaliamercato, in onda su Sportitalia.

“Sono un privilegiato ad allenare questa squadra e mi rende felice farlo, ma ovvio che si devono incastrare tante cose per ripartire anche l’anno prossimo. E non parlo di sirene da altre squadre, è proprio una questione tra noi. Sul futuro ci sono tante cose da vedere: non nascondo che mi piacerebbe anche allenare all’estero, da calciatore ho avuto esperienze fuori dall’Italia che mi hanno fatto crescere, e queste esperienze vorrei evitare di averle a fine carriera. Ma prima di lasciare il club di mia volontà deve succedere qualcosa, e sicuramente il giorno in cui andrò via avrò più rammarico per quello che non è stato fatto che felicità per gli obiettivi raggiunti in questi tre anni: e parlo anche di obiettivi di mercato, non solo di calcio giocato. A ogni modo, c’è da capire insieme se sia giusto proseguire con un club al quale sono riconoscente. Mi dà però fastidio parlare troppo del post, dire chi potrebbe venire dopo di me: il Sassuolo ha sempre avuto le idee chiare, sanno loro cosa fare nell’eventualità, non hanno bisogno dei miei consigli”.

Sul calcio italiano:

Il calcio italiano è il più bello, ma tatticamente non è il migliore, come ho detto all’estero si può imparare molto. Io sono favorevole alla costruzione del gioco dal basso, noi abbiamo avuto più vantaggi che svantaggi a giocare così, se lo si far bene viene tutto naturale: più l’avversario ti pressa, più puoi avere possibilità di fargli male. Il gioco in verticale? Dipende da chi sta difendendo, non da chi ha la palla. Noi in alcune gare siamo stati molto verticali, con chi ti pressa alto lo puoi fare. Vedi a esempio la partita contro lo Spezia, molto aggressivo, non ci aspettava a cavallo del centrocampo”.

 

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