Alla Stampa: «È giusto essere attenti al rapporto rischi-vantaggi, ma per il momento, la bilancia pende moltissimo a favore dei vaccini»
Si attende per oggi una decisione sulla ripresa della vaccinazione con AstaZeneca, ma, secondo il parere comune, l’Ema dovrebbe sciogliere ogni dubbio e dare il via libera. Questo però non basterà a restituire fiducia nelle persone, come ha spiegato l’epidemiologa Stefania Salmaso al La Stampa
Il danno, a livello comunicativo e psicologico, è fatto e anche se verrà chiarita in sede scientifica, rimarrà la percezione della presenza di un rischio
L’idea purtroppo è che la decisione di sospendere la somministrazione del vaccino sia stata una mossa politica più che scientifica
«In realtà, sarebbe stato meglio che la decisione fosse discussa prima tra i Paesi coinvolti e soprattutto con l’Agenzia europea dei medicinali, che ha un gruppo di controllo di farmacovigilanza e aveva già predisposto un’analisi sulla frequenza di eventi di interesse nel periodo prima della vaccinazione, per valutare se quanto osservato rientri nella norma o meno».
L’immunologa spiega che è normale che passando da una sperimentazione che ha coinvolto decine di migliaia di pazienti alla vaccinazione di milioni di persone, che vengano segnalati eventi non riportati prima.
In realtà bastano i numeri a fare chiarezza e l’Aifa pubblica mensilmente i dati di farmacovigilanza sugli eventi osservati tra i vaccinati
«Per ora, la frequenza di segnalazioni di eventi avversi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca è inferiore, ad esempio, a quella del vaccino Pfizer».
Il timore è che da oggi AstraZeneca venga percepito come un vaccino pericoloso
«Sarebbe un grave problema, che non ci possiamo permettere: ogni giorno di ritardo nella campagna di vaccinazione è un giorno in più in cui continuiamo a registrare contagi e decessi. Ora che abbiamo strumenti che ci permettono di evitare le forme gravi della malattia e l’80% dei ricoveri ospedalieri, è giusto fare un bilancio di cosa ci convenga fare e, per il momento, la bilancia pende moltissimo a favore dei vaccini. Tuttavia è giusto avere le informazioni corrette su eventuali rischi, se dimostrati».