Alla DIRE: “Un risultato importante, ottenuto perché abbiamo sviluppato un’ottima capacità di sequenziamento e l’abbiamo messa a disposizione”
Il direttore del dipartimento di Ricerca dell’istituto Pascale di Napoli Nicola Normanno, intervistato dall’Agenzia DIRE, ha spiegato il processo che ha permesso ai ricercatori napoletani di isolare la nuova variante del Covid-19, la B.1.525., individuata per la prima volta in Italia sul campione dell’attaccante del Napoli Osimhen. Un risultato d’eccellenza ottenuto anche grazie alla Regione Campania “che ci ha sostenuto con un bando grazie al quale abbiamo sviluppato capacità di analisi genomica specifica per le mutazioni del Covid-19, così è avvenuta la scoperta della variante a Napoli”.
Cosa importante, che precisa Normanno, è che “tutti i contatti del ‘paziente zero’ sono risultati negativi. Quindi, siamo abbastanza tranquilli che la variante non si sia diffusa sul territorio regionale, quantomeno non attraverso questo paziente”.
“Questo è un progetto che portiamo avanti già da tempo con il professor Portella che stiamo sviluppando sul sequenziamento dell’isolamento di varianti del virus e arrivarci in maniera rapida. Noi non siamo virologi, ci occupiamo di ricerca sul cancro, ma abbiamo sviluppato un’ottima capacità di sequenziamento e abbiamo messo a disposizione questa capacità. Con la Federico II abbiamo selezionato campioni da analizzare e abbiamo scelto questo campione perché è di una persona che era stato all’estero, risultato positivo, e poteva riportare una delle mutazioni del virus. Con stupore ci siamo trovati di fronte ad una variante mai individuata prima”.
“Di questa variante abbiamo un centinaio di casi che sono stati descritti nel mondo tra l’Europa, l’Africa, gli Stati Uniti, l’Australia, il Canada. Ma è la prima volta che viene individuata in Italia”.