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Povero Barcellona, ormai non si può permettere più nemmeno i giocatori gratis

In attesa delle elezioni presidenziali il club indebitato per oltre un miliardo ha rinunciato a Eric García, che sarebbe costato appena 230.000 euro

Sembra passata una vita da quando il Napoli perse in Champions dal “grande” Barcellona di Messi (che poi finì asfaltato dal Bayern per 8-2). Era già nei guai fino al collo, il Barca. Ma mai così. I problemi economici di una società in piena campagna elettorale per la presidenza sono pesantissimi. Tanto da non potersi più permettere nemmeno l’ingaggio di un giocatore disposto a venire gratis.

La Commissione di gestione del Barcellona – in questo momento il club è come se fosse commissariato, quasi – ha bocciato l’ingaggio di Eric García, che sembrava disposto a giocare gratuitamente fino alla fine della stagione. Nell’anno finanziario in corso avrebbe pesato sui bilanci per 230.000 euro, scrive El Pais.

Ed Carcìa era una richiesta esplicita dell’allenatore Ronald Koeman… ma i tenutari del Barça non hanno voluto correre rischi dopo che i tre candidati alle elezioni del 7 marzo, Joan Laporta, Víctor Font e Toni Freixa, non hanno concordato le condizioni per il ritorno a casa del centrale cresciuto a La Masia attualmente al Manchester City.

Laporta ha persino minacciato con una lettera a Carles Tusquets provvedimenti legali se avesse ecceduto le sue funzioni con decisioni che potrebbero compromettere la sopravvivenza del club, come l’acquisto di un difensore libero a fine stagione, il cui costo quindi sarà zero il 30 giugno 2021.

Il City aveva accettato di negoziare il trasferimento per tre milioni che però non sarebbero state conteggiati fino alla prossima stagione. A bilancio sarebbe stato messo solo l’ammortamento.

L’indebitamento a breve termine del Barcellona è di 730 milioni di euro, il capitale circolante negativo è di 602 milioni, il totale delle passività è di 1.173 milioni. La mancanza di liquidità potrebbe costringere il club a richiedere un prestito da 100 milioni.

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