Come se, domani mattina, il Barcellona cedesse Lionel Messi al Real Madrid per aiutare i Blancos nel cammino in Champions. Storia di ordinaria follia in Cina, dove l’ex squadra di Marcello Lippi, il Guangzhou Evergrande, ha ceduto Elekson allo Shanghai SIPG. Nulla di strano, se non fosse che il brasiliano sia nuna specie di icona per il Guangzhou, e per la motivazione ufficiale dell’acquisto.
Ma raccontiamola bene: Elekson è arrivato in Cina il giorno della vigilia di Natale del 2012 dal Botafogo, a cui è andata una cifra di 5,7 milioni di euro. In tre anni con il Guangzhou, l’attaccante brasiliano ha realizzato 76 gol in tutte le competizioni (secondo nella classifica all-time del club dietro il connazionale Muriqui, fermatosi a 77), risultando decisivo per la conquista di tre campionati cinesi e due Champions League asiatiche. Un mattatore assoluto, un calciatore presumibilmente in grado di disegnare una buona carriera anche in Europa perfettamente a suo agio in un sistema calcio come quello cinese, dove il gioco non è ancora sviluppato come in Sudamerica o nel Vecchio Continente.
Ieri la notizia della cessione, diffusa dall’agenzia di stampa cinese Xinhua. Il Guangzhou ha ceduto Elekson agli acerrimi rivali dello Shanghai per una cifra non specificata, ma che andrebbe dai 18 ai 20 milioni di euro: un record per il mercato cinese. Il comunicato stampa del Guangzhou ha chiarito anche le (incredibili) motivazioni dell’operazione: «Al fine di sostenere le squadre cinesi di competere nella AFC Champions League, e per la gloria nazionale». Come dire: incredibile, ma vero.