Riportiamo volentieri un breve articolo tanto autoironico quato amaro apparso questa mattina sul Corriere della Sera (la Bibbia di Milano) a firma Gian Luigi Paracchini. Il titolo, apparso affianco alla presentazione di Milan-Carpi di Coppa Italia – in programma questa sera alle 21 – avrà fatto sobbalzare i vecchi cuori rossoneri: “Magari non sarà la Champions ma l’aria di Coppa ci fa emozionare”. Ve lo riproponiamo.
«Non c’interessa il campionato, pensiamo soltanto alla Coppa!». Ecco il ritrovato mantra di molti tifosi milanisti che con intatto amore ma con inedita ironia si preparano alla partita di stasera come a un crocevia della stagione. Lo si diceva anche nel 2007, dato un mediocre quinto posto in classifica. Là ci fu il mitico incrocio con il Manchester United che poi spalancò le porte alla settima Champions. Qui, detto con il massimo rispetto visto lo 0-0 del 6 dicembre, c’è l’insidioso confronto con il Carpi che potrebbe far sognare una Coppa Italia.
Certo diversi orizzonti. Ma nel profondo crepuscolo anche lo scintillio delle coppe, proprio come il colore dei gatti, può sembrare lo stesso. Basta prenderla con spirito e infatti c’è un notevole passaparola reducista fra compagni di militanza che si troveranno stasera davanti al video. Magari con una sciarpa di Milan-Barcellona 4-0, finale del cuore (come una canzone di tempi felici) e qualche altro memorabilia. Si guarderà la partita e nelle more si darà libero sfogo ai giochi di fantasia.
Uno dei più praticati è chiedersi che cosa sarebbe successo in un recente gennaio se il languido Pato fosse stato sostituito da Tevez. Oppure se si sarebbero potuti portare a casa due-tre fuoriclasse invece di giocatori medi e sopravvalutati o bolliti ma con macro-ingaggi. Alla fine del gioco non si vince nulla ma l’importante è vincere con il Carpi.