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I continui messaggi della Gazzetta al Napoli, le presunte “lezioncine” a Sarri e al suo agente

I continui messaggi della Gazzetta al Napoli, le presunte “lezioncine” a Sarri e al suo agente

Colpevolmente sabato non vi abbiamo informati di un articolo pubblicato da SportWeek, il settimanale della Gazzetta dello Sport. Un attacco (la Gazzetta parlerebbe di risposta) a un tweet pubblicato il 2 gennaio dall’agente di Sarri, Alessandro Pellegrini: “Ci sono due cose  che mi piacerebbe sapere, chi sono gli editori della #gds e se per caso hanno interessi in squadre di calcio…”. La replica non si è fatta attendere.

«La risposta – ha scritto Garlando sabato su Sport week – se l’è data ritwittando la composizione azionaria della Gazzetta dello Sport. Nulla di sconvolgente, dato che la proprietà del giornale non è schermata come la fiduciaria che controlla Filmauro, padrona del Napoli. Ma quel retweet ha dato al Pellegrini un’ebbrezza da Watergate: gli è sembrato di aver incastrato Nixon in persona. Agnelli, Pirelli, Della Valle… Bingo! Tutti nel sacco come Babbo Natale! Ecco perché vincono sempre quelli con “le maglie a strisce”, come ha detto il suo assistito! Anche se poi quest’anno nessuno ha impedito a Sarri di battere Juve, Milan, Inter e Fiorentina, con e senza strisce.

«A Pellegrini suggeriamo solo un ulteriore mezzo sforzo epistemologico alla Marzullo. Solo mezzo. Si faccia una domanda: perché la Gazzetta, appena entrata nel suo 120° anno di età, continua a essere il giornale più letto d’Italia? Solo mezzo sforzo, avvocato: rispondiamo noi. Forse perché in un secolo abbondante di mestiere, senza condizionamenti, si e? meritata credibilità, anche quando ha raccontato con passione i trionfi del Napoli e li ha portati ai napoletani sparsi per il mondo, là dove altri fogli non arrivavano. Un tweet di gloria è concesso a tutti, 120 anni di credibilità no. Vanno meritati».

Articolo che lo stesso Pellegrini ha commentato su Twitter con molto savoir faire senza alimentare ulteriori, inutili, polemiche. 

Oggi, dopo il titolo di campione d’inverno, la Gazzetta torna ovviamente sul Napoli ancora con un articolo di Garlando naturalmente prodigo di complimenti (sarebbe stato strano il contrario) che chiude così la parte relativa agli azzurri: “Il Napoli è bello, ma anche profondo, soprattutto se De Laurentiis arricchirà l’organico come promesso sullo slancio dell’euforia. Ieri mancava il reuccio Insigne, giocava Mertens che sarebbe titolare nelle altre 20 di A. Morale: una bestemmia non abbinare il Napoli alla parola scudetto. A patto che l’euforia della piazza non corrompa la tranquillità del lavoro e che al primo inciampo non ci si avveleni la testa con i presunti poteri forti delle «squadre a strisce». È qui che si gioca la sfida il Napoli nel girone di ritorno. Ed è qui che deve crescere anche Sarri”.

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