Il direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma ha spiegato come l’emergenza sanitaria si stia trasformando in una lotta politica a danno dei cittadini
Francesco Vaia, direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, ha spiegato oggi a Il Mattino com l’emergenza sanitaria si stia trasformando in una lotta politica a danno dei cittadini
«Basta proclami e visioni catastrofiche. Sconfiggeremo il Covid con il buonsenso. E a Natale, rispettando le regole, potremo finalmente stare con i nostri cari»
Lei crede che c’è chi utilizza strumentalmente il Covid per fomentare la paura o per secondi fini?
«Sì. Alcuni vogliono terrorizzare la gente che invece ha solo bisogno di essere guidata e, per certi versi, rassicurata. Abbiamo necessità che il nostro esercito in campo non si divida e metta da parte le pur legittime differenze di visione, politica e scientifica. Serve rigore ma anche e soprattutto serenità. La nostra risposta al catastrofismo deve essere unica: applichiamo le regole e non lasciamoci prendere dallo sconforto. I numeri oggi ci dicono che, andando avanti così, ce la faremo».
C’è chi dice che di Covid muoiono solo gli anziani e chi mostra foto di quarantenni in rianimazione. Qual è la verità?
«In questo momento muoiono i grandi anziani e i soggetti con patologie pregresse. Detto questo, è comunque sbagliato credere che la rianimazione sia l’anticamera della morte. È vero che in terapia intensiva ricoveriamo anche persone giovani ma andrebbe sottolineato che da lì escono guariti. Cioè la terapia intensiva è un luogo di cura. Oggi abbiamo più strumenti per combattere il virus infatti, nonostante il numero elevato di contagi, la letalità sta diminuendo».