Sarà emanato tra lunedì e martedì. L’orario di chiusura dei negozi sarà anticipato alle 18, si va verso la chiusura dei centri commerciali nel weekend. La didattica a distanza aumenta. Oggi Conte incontra le Regioni
Ieri mattina il premier Conte ha dichiarato che il Governo stava «valutando se intervenire ancora». Ma in serata, dopo una serie di riunioni interne all’esecutivo, è emersa forte l’indicazione che, tra domani e martedì, sarà emanato un nuovo Dpcm su scala nazionale.
Si limiteranno i movimenti tra le regioni (saranno consentiti solo quelli per motivi di salute, lavoro o domicilio). Si ridurrà l’orario dei negozi (anticipo della chiusura alle 18). Sarà decretato lo stop ai centri commerciali nel weekend. Bar e ristoranti sono in bilico: il quotidiano scrive che potrebbero chiudere del tutto. Si ipotizza poi l’estensione della didattica a distanza per le superiori al 100%, ma anche, forse, l’inclusione nella dad anche della terza media.
Il Cts fornirà alle Regioni i dati sull’indice Rt e laddove sarà superiore all’1,5, si provvederà ad alcune zone rosse in intere Regioni, aree metropolitane, province, città. Vuol dire blocco della scuola, dei negozi e delle attività commerciali non essenziali, di bar e ristoranti. Tra le zone a rischio, scrive Repubblica,
“dovrebbero rientrare Piemonte e Lombardia, probabilmente la Liguria e Genova. E ancora Umbria e Puglia, o porzioni di questi territori. In bilico anche Calabria e Sicilia, oltre alla Campania (i cui ultimi dati sembrano un po’ meno gravi). Non il Lazio, né Roma. E neanche il Veneto, caratterizzato da una forte resilienza delle strutture sanitarie”.
Per la Lombardia sarebbero sicuramente colpite Milano, Monza e Varese. Per il Piemonte Torino.