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Crisanti d’accordo con De Luca: “Se sarà lockdown deve essere nazionale”

Al Mattino: «Il lockdown nelle regioni maggiormente in affanno andava fatto due settimane fa, non adesso»

Crisanti d’accordo con De Luca: “Se sarà lockdown deve essere nazionale”

 

«Siamo in ritardo, abbiamo aspettato troppo tempo. Il lockdown nelle regioni maggiormente in affanno andava fatto due settimane fa, non adesso».

Questo il parere del professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell’Università di Padova, intervistato oggi dal Mattino, che coincide con quanto espresso ieri dal Governatore della Regione Campania.

Chiudere solo alcune Regioni o zone maggiormente in affanno al momento non servirebbe a nulla, per cui si deve attendere di capire se le misure adottate dal nuovo Dpcm avranno prodotto gli effetti desiderati sui contagi, altrimenti si dovrà per forza arrivare al lockdown nazionale, perché il virus oramai si è diffuso ovunque

«Già si vede una parcellizzazione della trasmissione del virus, ormai è diffusa in tutto il Paese. Non sarebbero più sufficienti i singoli lockdown regionali che invece sarebbero stati utili due settimane fa».

Chiusa nazionale dunque anche se con diversificazioni a seconda del numero dei contagi, questo l’unico modo che abbiamo al momento per arginare la seconda ondata di coronavirus secondo Crisanti, dal momento che non si è voluto agire tempestivamente come fatto in Germania

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