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De Luca: “Abbiamo già raddoppiato i ricoveri che avevamo a marzo”

Il presidente su Facebook: “Stiamo incrementando il numero di posti per i ricoveri e le terapie intensive, ma non potremmo farlo ad oltranza”

De Luca: “Abbiamo già raddoppiato i ricoveri che avevamo a marzo”
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato su Facebook il grande impegno per combattere l’epidemia

“La Campania per prima ha preso molte misure per contrastare l’avanzare dell’epidemia, mentre lo Stato ancora perde tempo nel prendere decisioni. Stiamo lavorando per fare in modo che i risultati dei tamponi arrivino 24 ore tramite un sms. Stiamo lavorando con i vaccini per prevenire l’influenza”.

“Chiudiamo anche la scuola dell’infanzia perché abbiamo registrato circa 80 casi nella fascia d’età fino ai 6 anni che sono diventati dei vettori terribili di contagio per le famiglie”.

“Vi do i dati comparati tra la situazione che avevamo a marzo e quella attuale. La punta più alta a marzo è stata di 622 ricoveri ospedalieri, oggi ne abbiamo 1300. A Marzo avevamo 4mila positivi oggi ne abbiamo 40mila. Moltissimi asintomatici, ma ricordo che contagiano. Per le terapie intensive a marzo ne avevamo 135, già oggi abbiamo 164 ricoveri”.

“Stiamo aumentando i posti letto e le terapie intensive e continueremo a farlo in base alla richiesta e ovviamente in attesa che arrivi il personale medico di cui abbiamo bisogno. Ma preciso che non potremmo andare avanti ad aumentarli ad oltranza. Per adesso abbiamo dovuto riconvertire ospedali e ridurre tutte le altre prestazioni. È ovvio che sono situazioni momentanee dovute al fatto che se non facciamo così rischiamo di vedere i nostri familiari morire in un ambulanza per mancanza di posti”.

“Ad Arzano si sono presentati pochi cittadini allo screening e non va bene. Non è responsabile questo comportamento. 10 giorni di isolamento domiciliare non sono la fine del mondo, ma si evita di allargare i contagi”.

”Chiedo ai nostri cittadini di collaborare e chiudersi in casa intanto che il Governo si decida per limitare i contagi e alleggerire il peso del sistema sanitario”.

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