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Renzi: «Usiamo l’esercito per portare i ragazzi a scuola, invece che per controllare la movida»

Intervistato da La Stampa, il leader di Italia Viva provoca De Luca: «Le classi vanno tenute aperte. Chi vuole chiuderle ci racconti cosa ha fatto in questi otto mesi, a parte la campagna elettorale»

Renzi: «Usiamo l’esercito per portare i ragazzi a scuola, invece che per controllare la movida»

La Stampa intervista Matteo Renzi. I temi sono tanti, dalla scuola alle tasse ai trasporti ad un possibile lockdown. Ci soffermiamo sulla parte che riguarda le scuole. Per Renzi non ha senso la didattica a distanza alle superiori, che il governo sta prendendo in considerazione.

«Con la didattica a distanza la scuola è dimezzata».

L’impressione, dice, è che visto che non si riesce a controllare i trasporti si sacrificano i diritti degli studenti.

«Si paghino più corse, si coinvolgano i proprietari di autobus privati, si usino Ncc e taxi che soffrono: ma mandiamo i ragazzi a scuola. Faccio una provocazione: anziché pensare di inviare l’esercito a controllare movida e negozi, mandiamo i pullman dell’esercito per accompagnare i ragazzi a scuola».

Gli viene chiesto se dicendo questo ce l’ha con De Luca.

«Anche. Non ci rendiamo conto che la nuova generazione sta pagando un prezzo altissimo: scuole chiuse, mancanza di relazione e debito che cresce. Le classi vanno tenute aperte. I rappresentanti delle Istituzioni che vogliono chiuderle ci raccontino che cosa hanno fatto in questi otto mesi, a parte la campagna elettorale».

 

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