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«In Campania temiamo una nuova ondata di anziani con comorbilità e crescita del tasso di mortalità»

Sul Fatto l’allarme dei medici. «Il numero dei pazienti aumenta, lento ma costante. Ne abbiamo uno o 2 in più ogni giorno. Mancano 200 anestesisti. Sta salendo anche l’età media dei pazienti»

«In Campania temiamo una nuova ondata di anziani con comorbilità e crescita del tasso di mortalità»

I contagi in Italia continuano ad essere elevati, ma la situazione ospedaliera è migliore, rispetto alla prima ondata del virus, a marzo. Nel nostro Paese ci sono, oggi, 6.458 posti in terapia intensiva e 14mila in terapia sub intensiva. Arcuri ha già annunciato l’implementazione di 3400 posti in rianimazione e altri 4200 in sub intensiva. Ma mancano gli anestesisti.

È l’allarme che lancia, sul Fatto Quotidiano, il segretario Nazionale Aaroi Emac, Alessandro Vergallo.

«Mancano 4mila anestesisti rianimatori».

Non solo. Mancano anche 3mila tra pneumologi, infettivologi, medici di emergenza urgenza e pediatri, tutto personale che serve nelle sub intensive.

«Un totale di 7mila specialisti che non ci sono. Nel piano dell’emergenza della primavera siamo riusciti a sopperire con la riorganizzazione dei turni, il ricorso agli straordinari e la sospensione delle attività non d’urgenza nelle sale operatorie. Ma è evidente che di fronte a una seconda ondata così non potremmo reggere».

A preoccupare è l’aumento dei pazienti, come dichiara Giuseppe Galano, presidente di Aarpi-Emac Campania:

«Il numero dei pazienti aumenta, lento ma costante. Noi ne abbiamo uno o 2 in più ogni giorno. Solo nella nostra Regione mancano 200 anestesisti. Ora sta salendo anche l’età media dei pazienti: oggi è oltre i 40 ani. Temiamo una uova ondata di anziati con comorbilità che farebbe crescere il tasso di mortalità».

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