Squadre in ritiro – sul modello Nba – anche solo per due settimane. Permetterebbe di smaltire i molti casi positivi senza che se ne aggiungano altri
Oggi Repubblica torna su un altro tema: la bolla. Idea di cui – scrive – “nessuno vuole apertamente prendersi la paternità”.
Tutte le squadre chiuse in ritiro – sul modello della Nba – anche solo per due settimane, uscendo solo per giocare, con test ogni 4 giorni. Questo permetterebbe di evitare di smaltire i molti casi senza che nel frattempo se ne aggiungano altri (ieri nell’Inter nuovo caso, con la positività di Young), non rischiando così di interrompere il campionato.
L’idea della “bolla”, ritenuta indispensabile a livello politico-sportivo, ha un grosso ostacolo: non piace ai calciatori, molto contrari già a maggio, quando pareva l’unica strada per riprendere il campionato fermo da marzo.
La grande differenza tra i professionisti dell’Nba e i calciatori di casa nostra.