Uno spaccato dei contagi da coronavirus a Napoli: uomini più colpiti delle donne, la fascia più colpita risulta essere quella tra i 44 e i 45 anni. Solo 400 positivi tra gli under 18
Il Corriere del Mezzogiorno fa uno spaccato dei contagi d coronavirus a Napoli che negli ultimi tempi sono lievitati.
Si conferma il dato sugli uomini più colpiti delle donne il 54% contro il 46%.
Con l’età media che si attesta tra i 42 e i 43 anni e il maggior numero di casi che si registra tra la popolazione compresa tra i 19 e i 50 anni (2321). Tra chi ha un’età compresa tra i 51 e i 70 anni sono 1160 i casi di contagio rilevati, mentre appaiono più resistenti (o forse sono semplicemente più protetti) gli over 70 (che fanno registrare 422 casi) e chi ha meno di 18 anni (con 400 positivi).
Un dato che lascia pensare che non vi sia un aumento dei contagi dovuto alla riapertura delle scuole dal momento che i minori contagi si registrano proprio tra i giovanissimi.
Tra i quartieri della città vincono Chiaia, Posillipo, Porto e Pendino che hanno un’incidenza tra i 74 e gli 88 casi ogni 10 mila abitanti. Secondo l’azienda sanitaria
«In genere sono le aree a più alta densità abitativa a favorire la circolazione del coronavirus che, secondo i dati aggregati aggiornati al 5 ottobre scorso, fa registrare una mortalità del 3,63%»
La fascia più colpita risulta essere quella tra i 44 e i 45 anni spiega Alessandro Perrella, infettivologo del Cardarelli ed epidemiologo componente dell’unità di crisi regionale per l’emergenza sanitaria
«Poi, occorrerebbe analizzare se al centro della diffusione del contagio vi siano aggregazioni sociali o micro cluster, cioè se si tratta di forti convivenze sociali, come possiamo supporre che avvenga nei quartieri più popolosi del centro, o gruppi e comitive, come immaginiamo si possa verificare, per esempio, nelle zone collinari».