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La “ruota gira”: a Libero attendono eccitati l’emergenza virus in Campania

Il giornale di Feltri aspettava solo questo: ora che il contagio sale in Campania, torna la “questione settentrionale” ma con ipocrita benevolenza ci perdonano

La “ruota gira”: a Libero attendono eccitati l’emergenza virus in Campania

Non aspettavano altro. Ora che i numeri della pandemia piazzano la Campania in testa alle classifiche del contagio Libero torna alla carica sulla “questione settentrionale“. Una vecchia battaglia del giornale di Feltri, che prima dell’estate si era lanciato nel racconto di un’Italia ribaltata, dove è il sud ad essere razzista e il “povero” nord sacrificato dalle logiche meridionaliste della politica nazionale.

Ora che il virus ha virato verso sud è il momento di rifarsi con gli interessi. Renato Farina firma un pezzo nel quale dà conto della “solidarietà della Regione Lombardia”, con il governatore Attilio Fontana che “ha messo a disposizione l’ospedale della Fiera di Milano” ai malati napoletani. Per poi passare all’incasso retorico. Il titoletto che introduce il pezzo è esplicativo: “la ruota gira”

libero

“Ci pare una bella maniera per sanare le ferite che allora inflissero – non solo agli amministratori ma all’intero popolo nordico – quei leader sudisti che speriamo non facciano adesso di tutto per fingersi autosufficienti, a discapito dei loro compaesani malati, per stupide ragioni di orgoglio e di permalosità. Tranquilli, da queste parti non ci si aspetta gratitudine. E – come dimostrano l’offerta di ospedale chiavi in mano e medici in trincea – non si porta rancore“.

No, no. Per niente.

Sarà per questo che Farina – che si definisce “antipatico per natura” – mette poi in fila le virgolette passate di De Magistris “che aveva tratteggiato l’anima lombarda imparentandola con le SS” e le “decisioni politiche razzistiche: a Ischia e nel Molise ai lombardi venne moralmente appiccicata l’insegna di lebbrosi”, e “i muratori orobici come untori grazie al vizio orrendo del lavoro”. Mettendo nello stesso pentolone Angelo Forgione, “autore di «Napoli capitale morale»” e Nicola Zingaretti.

Scrive di “cattiveria compiaciuta spalmata sulle province prealpine e sui suoi amministratori. Nessuna compassione”.

Per Farina, “il conto dell’oste virale è stato crudele. Ma se oggi nel resto del mondo, e soprattutto nel Sud d’Italia, la diffusione del contagio ha una letalità enormemente inferiore rispetto ai mesi di febbraio, marzo e aprile, lo si deve alle intuizioni terapeutiche che i clinici degli ospedali di Brescia, Bergamo, Mantova, Pavia, Milano, Padova e Monza hanno escogitato in corsia, salvando decine di migliaia di vite, non solo dalle loro parti ma sotto il Po e oltre le Alpi”.

Il vero cuore del pezzo è ovviamente politico, e riguarda la riabilitazione postuma dell’Ospedale in Fiera:

“Invece di compiacersi perché restava vuoto, si dispiacevano che i letti con i moribondi fossero inutilizzati. Logica da becchini“.

Ma il nord è buono, ha porto l’altra guancia e ora “il gesto dei Lombardi alla Prima Crociata anti-Covid è una magnifica offerta di fraternità”.

Meglio:

La piccola vendetta lombarda è il far del bene. A questo punto, dopo esserci presi la soddisfazione della memoria, pace“.

Ci perdonano.

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