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La FIFA: “I club possono negare i giocatori alle nazionali, per le trasferte a rischio Covid”

Sarà contento De Laurentiis, che aveva minacciato di fare causa al calcio mondiale in caso di contagio in nazionale

La FIFA: “I club possono negare i giocatori alle nazionali, per le trasferte a rischio Covid”

Il pool di avvocati minacciato da De Laurentiis per far causa alla UEFA e alla FIFA qualora un nazionale tornasse dagli impegni internazionali positivo al Covid non serve più. La FIFA ha deciso che i club potranno bloccare le convocazioni, evitando di far partire i propri tesserati verso mete a rischio.

La Federcalcio mondiale ha infatti rilasciato una circolare che aggiorna il protocollo anti-Covid per i match internazionali che prevede tra l’altro la possibilità di negare la partenza verso destinazioni che implicherebbero “un periodo obbligatorio di quarantena o autoisolamento di almeno cinque giorni” al ritorno, o altre “limitazione al viaggio”.

“Nel prendere questa decisione – si legge in una nota della Fifa – l’Ufficio ha preso in considerazione il ruolo che il protocollo FIFA svolgerà nella mitigazione dei rischi legati al COVID-19 e nell’ottenere le esenzioni richieste dalle autorità per gli sportivi che viaggiano a livello internazionale ai fini delle partite con le loro squadre nazionali. Queste modifiche temporanee si applicheranno a tutte le finestre internazionali di calcio maschile, calcio femminile e futsal in programma per il resto del 2020”.

Attualmente – scrive Calcio e Finanza – l’Italia prevede che non possano entrare nel paese persone provenienti da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.

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