Prodotto da una start up italiana, è stato bocciato due volte dall’agenzia italiana del farmaco. Permetterebbe di prevenire e curare le prime fasi del virus al costo di soli 3 euro
C’è uno spray anti covid
Titola così a caratteri cubitali Libero in prima pagina.
Il prodotto che promette di essere una salvezza si chiama Endovirstop, ed è uno spray composto da una serie di molecole naturali.
In realtà, scrive lo stesso Libero, L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, invece l’ha bocciato due volte.
Secondo i risultati ottenuti con la sperimentazione sarebbero sufficienti 4-5 spruzzi al giorno in gola per prevenire e curare le forme iniziali di coronavirus.
Dovrebbe arrivare a breve nelle farmacie e costare appena 3 euro è stato sviluppato da una start-up italiana del Gruppo Magi, la Ebtna Lab (tre sedi: Brescia, Bolzano, Rovereto)
Al momento però l’Endovirstop non ha ancora ricevuto l’ok dall’Aifa, come spiega il genetista Matteo Bertelli, presidente del Gruppo Magi, per un cavillo legale. Come mai quindi sarà venduto in farmacia?
«Il prodotto è naturale, non è sintetico, quindi rientra nella categoria degli integratori. Dopo che l’Aifa, con motivazioni opinabili, ci ha detto “no” per la seconda volta, ci siamo rivolti al Comitato etico, che ha competenza sugli integratori, e abbiamo ricevuto il nulla osta. Abbiamo realizzato il prodotto pensando soprattutto ai Paesi più poveri e ai milioni di italiani che vivono all’estero, specialmente in Sud America: davvero c’è qualcuno che pensa che quei sistemi sanitari possano permettersi un piano terapeutico, per i casi più gravi, da 20-30 mila euro a paziente?»
La sperimentazione, nella prima fase ha coinvolto 70 volontari tra operatori sociosanitari e familiari di contagiati. Nessuno dei volontari sottoposto al trattamento ha contratto il Corona e chi era risultato da poco positivo al primo tampone è guarito nell’arco di pochi giorni
Non è sicuramente una cura definitiva o un vaccino, ma può aiutare a limitare i contagi da coronavirus e soprattutto rispetto alle cure tradizionali costa poco, anzi pochissimo. E forse proprio per questo è tanto osteggiato, si domanda Bertelli
«È una domanda più che legittima, ma la risposta dovrebbe darla chi boccia questi progetti. La domanda, però, lo ripeto, ci sta, e io stesso mi sono trovato in difficoltà a capire perché ad esempio la terapia al plasma non sia stata accettata, diciamo così, nonostante sia una delle più efficaci contro questa pandemia».