Il Corriere del Mezzogiorno e Tuttosport tornato a scrivere del progetto del San Paolo smorzando gli entusiasmi che si erano levati negli ultimi giorni. Uno stadio troppo piccolo e con investimenti eccessivamente bassi per essere dato ad un soggetto privato per 99 anni, soluzione che «determinerebbe un effetto simile a una improponibile cessione gratuita». In questo modo «non c’è interesse pubblico» rispetto al progetto presentato dal Napoli che la giunta de Magistris ha bocciato, invitando il club a ripresentare un nuovo studio entro 45 giorni.
Per tutta la durata di questa consiliatura dunque non si vedrà la conclusione della vicenda stadio e l’epilogo del tira e molla tra de Magistris e De Laurentiis.
La giunta ha bocciato anche il rapporto tra esborso economico del Napoli e durata della convenzione, perché «a fronte della esecuzione delle opere descritte, la proposta prevede la concessione esclusiva dell’impianto per 99 anni», periodo per cui «non è previsto il pagamento di alcun canone in favore del Comune». E dunque, vista «la durata della concessione» e la «mancata previsione di un canone in favore dell’Amministrazione per l’intero periodo di durata», la proposta del Napoli «determinerebbe un effetto non dissimile da una improponibile cessione gratuita».
Il Napoli deve proporre un nuovo progetto, maggiormente rispondente agli interessi della città e dei tifosi, altrimenti il Comune, come già annunciato del Sindato de Magistris si dice pronto a far fronte in autonomia ai lavori necessari e urgenti.
Previsto anche uno scenario di gestione vera e propria da parte dell’ente pubblico che avvierebbe «i procedimenti per la sponsorizzazione dello stadio, lo sfruttamento pubblicitario degli spazi esterni, la sponsorizzazione dei sediolini, l’affidamento delle attività economiche connesse all’utilizzo dello stadio».