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Solinas: «Tra i sardi il virus non circola. Il problema non siamo noi, ma i turisti»

Il governatore della Sardegna a Repubblica. «In modo incosciente qualcuno è venuto in Sardegna da positivo, altri
non hanno osservato le misure. Ora tornano a casa e dopo averci portato il virus il problema siamo noi?»

Solinas: «Tra i sardi il virus non circola. Il problema non siamo noi, ma i turisti»

Il presidente della Regione Sardegna non ci sta: non sono i sardi i diffusori del virus, ma i turisti che si sono recati in Sardegna in vacanza. Lo dichiara in un’intervista a Repubblica.

«Se si guardano i contagi, la Sardegna non è tra le più inguaiate. Abbiamo 558 attualmente positivi contro 2.555 del Lazio, 6.225 della Lombardia, 1.273 della Toscana. In base a quali algoritmi saremmo il centro del virus? Il Covid si diffonde dove c’è più turismo, e se guardate i numeri e non le chiacchiere non siamo affatto al centro della seconda ondata».

Ed aggiunge:

«La Sardegna non aveva e non ha circolazione virale autoctona. Tra i sardi il virus non circola. In modo incosciente, prendendo farmaci per abbassare la febbre, qualcuno è venuto in Sardegna da positivo, altri non hanno osservato le misure su assembramento e promiscuità vietati da tutte le ordinanze. Ora tornano a casa e dopo averci portato il virus il problema siamo noi?».

Sulle discoteche tenute aperte:

«Il problema non sono le discoteche. Erano aperte anche in Versilia, nella costiera romagnola e nel resto del Paese. Ci sono contagi ovunque, ma nessuno cercava il problema lì: possibile che solo in Sardegna ci si contagiasse in discoteca all’aperto? ».

Ed aggiunge:

«Si sarebbero assembrati comunque, che ipocrisia pensare che all’aperto in discoteca sia contagioso e in spiaggia e nel lounge no».

Per Solinas è tutta una “strumentalizzazione mediatica”

«Non so perché ci sia questa strumentalizzazione, se serva un capro espiatorio. La mia è l’unica Regione che ha proposto un modello, il certificato di negatività: mi è stato detto no, e ora si prova a indicarci come il problema: sarebbe risibile se non fosse drammatico. Avevamo 7 milioni di presenze al 10 agosto, una forte ripresa: forse questa tempesta serve a generare cancellazioni».

 

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