ilNapolista

Fauci: “I giovani guidano l’ultima ondata di contagi. Sbagliano pensando che non importa se si infettano”

A Medscape.com: “Lasciarsi infettare significa che propagare la pandemia. Molto probabilmente un vaccino sarà disponibile entro la fine del 2020” 

Ma sai, qui il virus è un formidabile nemico. L’unico modo per aggirarlo è fare le cose che sappiamo – e sappiamo che evitare il contatto fisico, indossare maschere, non stare in mezzo alla folla, questa è la risposta. Possiamo farlo. Non c’è nulla in questo che non possiamo fare per capovolgerlo”.

Così parlò Anthony Fauci – direttore dell’Istituto nazionale americano nel campo delle malattie infettive da oltre 35 anni – al dottor White di Medscape.com che lo ha intervistato.

I giovani stanno guidando l’ultima ondata di casi. Stanno commettendo un grosso errore pensando che non importa se si infettano, anche se molti di loro non si ammaleranno molto. Lasciarsi infettare significa che stanno propagando la pandemia. La tendenza anti-scienza si mescola con una tendenza anti-autorità e gli scienziati sono spesso equiparati all’autorità. I giovani potrebbero essere rimasti delusi dal governo, cosa che purtroppo si aggiunge al sentimento anti-scienza. Molto probabilmente un vaccino sarà disponibile entro la fine del 2020 e il processo di sviluppo di un vaccino si sta muovendo molto più rapidamente rispetto al passato grazie alle nuove tecnologie. È in corso uno studio NIH su 2000 famiglie per esaminare l’incidenza dell’infezione tra i bambini e il tasso di trasmissione dai bambini agli adulti, perché non è chiaramente compreso”.

Whyte:

“Hai detto un paio di settimane fa che potremmo arrivare a 100.000 casi al giorno. Pensi, data l’ondata di oltre 60.000, 70.000 casi al giorno, che stiamo andando in quella direzione?”.

Fauci:

“Purtroppo potremmo esserlo. Spero, e vorrei dire che mi aspetto che non lo faremo se lo gestiamo correttamente utilizzando la mascherina, il distanziamento sociale ed evitando gli assembramenti. Penso che possiamo ribaltarlo. Ma quando ho detto che ero preoccupato che potessimo andare verso 100.000 al giorno, non volevo spaventare in modo inappropriato nessuno. Ma se dai un’occhiata a ciò che è realmente accaduto, in quel momento siamo passati da 20.000 a 30.000 casi. Poi abbiamo raddoppiato il numero. Siamo andati a 40.000 e poi a 50.000, 60.000. E ora siamo a 70.000. Non mi piace essere profetico, ma spero che non lo raggiungiamo”.

ilnapolista © riproduzione riservata