Intervista al CorSera: «Al momento non è necessario, però se servirà il ministro Speranza proporrà il blocco anche per altri Paesi come Spagna e Stati Uniti. Non ci saranno limitazioni alle libertà personali»
Il Corriere della Sera intervista il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Si dice preoccupato e invita a tenere alta la guardia per il Covid.
«Il Covid c’è, non è mai scomparso. Nonostante i tentativi di alcuni di fare gli ottimisti a prescindere, il dato oggettivo è che il mondo ha vissuto la peggiore settimana dall’esplosione del Covid. E questo deve dare valore ai sacrifici che abbiamo fatto fino a oggi e che non vanno sprecati. L’Italia in questo momento è uno dei Paesi più sicuri».
Non sarà necessario un nuovo lockdown, assicura.
«No, perché oggi le nostre reti sanitarie sono assolutamente in grado di reggere. Come terapie intensive e sub intensive e come capacità degli ospedali di superare qualsiasi crisi siamo anche più forti del periodo pre-Covid».
Sulle possibili chiusure a Paesi come Spagna e Stati Uniti, alle prese con una recrudescenza dell’epidemia.
«Al momento non è necessario, però se servirà il ministro Speranza proporrà il blocco anche per altri Paesi. Barcellona è costretta a introdurre nuove restrizioni, gli Stati Uniti sono in ginocchio, per non parlare di Brasile, Perù, Cile, Messico… Questo ci preoccupa sul piano sanitario, ma anche sul piano economico, perché vengono meno gli scambi commerciali e turistici».
E’ vero che il 30% dei positivi arriva dall’estero, spiega, ma ce ne sono tanti anche in casa.
«Manteniamo alta la tensione, è perché il 70% dei positivi lo abbiamo ancora in casa. Quando ribadiamo che lo stato di emergenza è una sorta di scudo per tutti è perché consente alle Regioni di agire in emergenza e intervenire in sostegno di imprese, lavoratori e famiglie in deroga alle norme vigenti».
Limitando le libertà personali?
«No, non c’è e non ci sarà alcuna limitazione».