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«Dietro gli scontri di Mondragone c’è la camorra che vuole controllare il territorio»

La denuncia del vescovo di Sessa Aurunca a Repubblica Napoli. «I cittadini mondragonesi non sono gente che va in giro a lanciare molotov»

«Dietro gli scontri di Mondragone c’è la camorra che vuole controllare il territorio»

In un’intervista a Repubblica Napoli, il vescovo di Sessa Aurunca, Orazio Piazza, lancia una dura accusa sui fatti di Mondragone. Dichiara che dietro le sommosse c’è l’ombra della criminalità.

«Quello che sta accadendo a Mondragone non può diventare la bandiera di uno scontro politico. Bisogna assolutamente evitare una guerra tra poveri. In questo momento ci sono interferenze che non consentono il dialogo».

E chiarisce cosa intende per interferenze.

«Lo dico con chiarezza: a quelle di matrice legata all’illegalità. Conosco bene i cittadini mondragonesi. Non è gente che va in giro a lanciare molotov».

Dietro la violenza c’è il desiderio di controllare il territorio.

«Dietro ogni escalation di violenza si annida chi vuole affermare il proprio controllo sul territorio. Ed è quello che di solito fa la camorra».

Il vescovo si dice preoccupato.

«Siamo di fronte a un problema umano e sociale gravissimo. In quei palazzi della ex Cirio abita gente povera, sfruttata, donne e uomini sfruttati nei campi, bambini che non vanno a scuola. Ma ci sono anche presenze malavitose. All’esterno, la camorra può avere i suoi interessi a lucrare sui contrasti».

 

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