La frantumazione del record di Nordahl ha in qualche modo monopolizzato l’attenzione mediatica intorno a Higuain, e di conseguenza attorno al Napoli. Non solo in Italia, ma anche all’estero. Ecco quindi piovere, da ogni dove, celebrazioni e articoli di commento. Un bell’esempio ci arriva dallo spagnolo El Mundo, che grazie al lavoro di Ismael Monzon racconta della grande stagione del Pipita.
Il titolo, di per sé, dovrebbe essere eloquente. Higuain viene infatti definito «Il capo dei capocannonieri». All’interno, il racconto della serata vissuta in occasione di Napoli-Frosinone («un tranquilo primer tiempo, pero a la reanudación dio rienda suelta a su noche más plena») e dell’ultimo, bellissimo, gol in rovesciata. E poi anche un’analisi storica sul record di Nordahl e un confronto con le medie gol degli attaccanti che, negli anni, sono riusciti ad avvicinarsi a certi rapporti realizzativi. C’è, ad esempio, una citazione su Christian Vieri: capace, nella stagione 2002/2003, di segnare 24 gol in appena 23 partite.
Ma non c’è solo celebrazione. Perché, nel finale del pezzo, El Mundo sottolinea come «Higuain non sia riuscito a reggere la pressione di un confronto continuo con chi, per i tifosi del Napoli, incarna la figura del messia». Chiaro il riferimento a Maradona, con tanto di foto d’epoca tratta da Napoli-Lazio dello scudetto ’90. Da qui, l’amarezza per «il sogno scudetto che stava svanendo» e l’espulsione durante la sfida contro l’Udinese.
La chiusura, proprio l’ultima frase, non piacerà ai tifosi azzurri: «Con su cotización por las nubes, su postrera volea es probablemente el último gol de Gonzalo Higuaín que vayan a ver en San Paolo». Non traduciamola, che è meglio.