Repubblica Napoli intervista il direttore di Cardiologia del Cotugno: «Vedremo soggetti che andranno incontro a scompenso cardiaco, un’autentica pandemia nei paesi europei e nel nord America»
Su Repubblica Napoli un’intervista a Sergio Severino, direttore di Cardiologia del Cotugno. Lancia l’allarme sugli effetti del Covid-19 sulle patologie cardiache.
«Purtroppo non sono ancora finiti gli effetti nefasti del Covid 19, i prossimi li vedremo a breve e, soprattutto, nei mesi e negli anni a seguire. Penso ai sopravvissuti cardiopatici da Covid-19 per i quali il rischio di accidenti cardiovascolari è ben più elevato».
L’esperienza dimostra che il cuore di chi ha contratto il virus ha subìto danni maggiori.
«Tecnicamente li definiamo collaterali, ma sono difficilmente quantizzabili perché interessano più procedure. Voglio dire che il mancato o tardivo riconoscimento di un peggioramento clinico o di un malfunzionamento di un device come una protesi valvolare pregiudica la prognosi e la sopravvivenza».
E continua:
«Una fetta maggiore di popolazione pagherà lo scotto di una patologia che compromette molti organi. Infatti vedremo soggetti che andranno incontro a scompenso cardiaco, un’autentica pandemia nei paesi europei e nel nord America, sia di questi anni ma anche di quelli futuri. Secondo le proiezioni statistiche, nel 2040, gran parte delle spese della sanità sarà impiegata per il trattamento di queste patologie».