Sul CorSport. L’ha realizzata un’azienda bresciana ed è già stata usata in alcune fabbriche. Avverte con un alert se si commettono infrazioni. Infront la sottoporrà a Lega e Figc
Sul Corriere dello Sport l’idea allo studio di Infront per riaprire gli stadi al pubblico. Un’app con alert per la sicurezza. L’azienda che se ne sta occupando è bresciana, si chiama Gulliver. L’app, che si chiama HR Tech Suite, è già stata utilizzata per il rientro in fabbrica e per mettere in sicurezza le aziende. Aiuta a rispettare le norme di sicurezza e le distanze. In caso di violazione delle misure avverte con un segnale sonoro.
Infront vuole utilizzarla per riportare i tifosi allo stadio. Dovrà sottoporla a Lega e Figc.
“L’obiettivo è ricominciare, per esempio, con le aree hospitality degli impianti e poi, chissà, arrivare anche a pezzi di pubblico“.
Il Digital Strategic Consultant di Infront, Adriano Bacconi, dichiara:
«Parliamo di mille o anche duemila persone, le aree hospitality degli stadi possono generare un valore economico importante e al calcio serve ritrovare il suo movimento, riprendersi dalle ripercussioni negative per il blocco Covid».
La app servirà a definire gli ingressi con orari differenziati e la presenza delle persone nelle singole sale.
“Se c’è saturazione cioè troppe persone o troppo vicine tra loro – il telefono emette un alert che avverte che si sta commettendo una infrazione. Si crea quindi un vero e proprio percorso virtuoso: dalla consegna e registrazione dei dispositivi sanitari (mascherina, guanti e gel igienizzante) al controllo della temperatura segnalata sulla piattaforma attraverso un beacon (segnale) o un QRC: solo dopo questo check in si ottiene l’ingresso con un braccialetto che deve essere sincronizzato con il telefono dell’utente”.