“Eccallà”, direbbe Christian De Sica se fossimo in uno dei cinepanettoni che l’hanno resto famoso. Perché stavamo aspettando al varco il grande Bruno Satin, zelante e immaercescibile procuratore di Kalidou Koulibaly. Nel recente passato, tanti exploit nel suo curriculum: le strutture non all’altezza del Napoli, la richiesta di raddoppiare l’ingaggio, la prima assoluta della “stagione dei procuratori“. Tocca a Radio Crc intervistarlo, ma stavolta Satin sembra venire in pace. Sembra, però.
Perché se da una parte non è all’attacco come al solito, dal’altra non manca di lanciare il solito sassolino nello stagno. La storia della mano e della pietra, quella classica. La pietra: «Kalidou al Bayern Monaco? Mi risulta che sia nel mirino di società importanti perché sta facendo bene, ma sarà il Napoli decidere se il giocatore sta bene e se resta oppure se è meglio che vada via». La seconda pietra: «Con i giovani non si vince. Il progetto deve essere chiaro: se vuoi fare solo business ben vengano i giovani per valorizzarli e venderli, se invece vuoi vincere, devi saper fare scouting, ma allo stesso tempo mettere i giocatori di esperienza in squadra così da aiutare anche i giovani a crescere». La mano che si nasconde: «Ma non è questo il momento di trattare certi argomenti, perché il secondo posto è fondamentale e ogni discorso sarebbe controproducente. C’è un tempo per giocare e un altro per parlare».
Poi, una dissertazione sulla Champions e sull’amato Bayern sconfitto ieri sera dall’Atletico e da Simeone: «L’Atletico Madrid ha uno spirito e una grinta importante, non si lamenta mai e quando segna, la squadra si difende come una matta, è un esempio da seguire per tante squadre. È difficile acquisire questa mentalità perché il livello di sacrificio è davvero elevato, si tratta di una filosofia e Simeone ha trasmesso questa mentalità alla squadra». Poi, un giudizio sul momento del Napoli: «Contro Juventus e Roma il Napoli è stato sfortunato. Poteva pareggiarle entrambe e invece le ha perse tutte e due ed ecco che poi la classifica cambia. È mancato qualcosa al Napoli e non è un caso se finisci per essere sconfitto nei match più importanti».
In ultimo, qualche parola su Sven Kums, centrocampista belga del Genk accostato agli azzurri nelle ultime ore: «È un elemento valido, capitano della sua squadra e per un centrocampista segnare 15 gol non è poco. Sa fare il centrocampista alla Jorginho e la mezz’ala e probabilmente andrà in nazionale col Belgio. Ma non mi risulta di un interesse particolare da parte del Napoli».