Due scritte a Milano, una rivendicata dai Carc. Il suo avvocato decine di minacce sui social. Anche parenti delle vittime lo considerano responsabile
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana è sotto scorta.
La decisione – informa La Stampa – è stata presa dalla prefettura di Varese (la città in cui Fontana risiede e di cui è stato anche sindaco), che gli ha assegnato una tutela di quarto livello: auto con agente di scorta. Il clima intorno a Fontana si è fatto incandescente.
Scrive il quotidiano che “il malcontento è montato lentamente, col numero dei morti che cresceva”.
Fino ad arrivare ad accuse pesanti e a minacce di ogni genere. Ai murales, almeno due, con la scritta: «Fontana assassino». Il suo avvocato, Jacopo Pensa, ha raccolto decine e decine di minacce sui social, di profili fake e di altri con nome e cognome. A quanto sembra, anche tra i parenti delle quasi sedicimila vittime lombarde del Covid ci sarebbe chi lo considera responsabile delle perdite e delle centinaia di morti nelle case di riposo su cui le procure indagano per epidemia e omicidio colposi.
Due le scritte «Fontana assassino».
Una lungo la Martesana, rivendicato dai Carc, Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo, cui sono seguiti anche dei volantini. E il secondo nella zona della Bovisa.