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Boccia: «De Luca? Vuole solo distinguersi. Sottovaluta le capacità del suo sistema sanitario»

Il Ministro per gli Affari Regionali intervistato dal Messaggero: «Non ci sono test epidemiologici, come dice lui, per riaprire bar e ristoranti. Ma solo la valutazione generale di carattere medico che fanno le autorità territoriali»

Boccia: «De Luca? Vuole solo distinguersi. Sottovaluta le capacità del suo sistema sanitario»

Ieri il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato di non aver firmato l’intesa Stato-Regioni. Mancano le condizioni di sicurezza e la pronuncia del ministro della Sanità, ha dichiarato. Perciò la Campania resta chiusa ancora per qualche giorno.

Il Messaggero, oggi, intervista il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Che così liquida la mancata firma di De Luca.

«L’importante è che la conferenza dei presidenti delle Regioni ha siglato l’intesa. De Luca vuole solo distinguersi. Non ci sono test epidemiologici, come dice lui, per riaprire bar e ristoranti. Ma solo la valutazione generale di carattere medico che fanno le autorità territoriali. De Luca sta sottovalutando le capacità del suo sistema sanitario».

I modelli sanitari regionali sono tutti diversi, spiega il Ministro.

«Bisogna tenere conto che nel nostro Paese ci sono 21 modelli territoriali sanitari diversi. E’ un sistema complesso. Nel quale lo Stato ha il potere di fare le linee guida ed è quello che abbiamo fatto. Ma abbiamo anche il potere di far rispettare queste indicazioni. Ora dipenderà dalle singole regioni, ed è la grande scommessa, mostrare la capacità di rafforzare la prevenzione».

Boccia continua:

«Lo Stato ha tutti gli strumenti per far rispettare le regole. E le Regioni, nel caso di aumento del contagio, chiuderanno in automatico. Se non lo faranno, interverrà il governo».

Il ministro esclude una tendenza all’anarchia.

«Vedo un modo per evitare che le Regioni si sentano dei piccoli staterelli. Serve un potere centrale più vigoroso e molto più snello. Deve farsi rispettare di più, ma deve anche essere più efficiente. Sennò, le Regioni tendono a prendere la parte negativa dello Stato e non quella positiva. La stortura sta quando le Regioni fanno della gestione amministrativa del loro potere il proprio ubi consistam, ignorando la cornice nazionale. Detto questo, dico anche che finora l’intesa per le riaperture è stato un successo politico per tutti».

 

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