Le rigide condizioni poste dal Comitato tecnico scientifico mettono in dubbio la partecipazione delle squadre italiane alle coppe. Gravina si giocherà questa carta per convincere il Premier
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aspetta ancora la convocazione promessa dal premier Conte, ma intanto la Uefa guarda con preoccupazione quanto accade in Italia. Lo scrive il Corriere dello Sport.
“Le norme stringenti richieste dal comitato tecnico-scientifico per il protocollo degli allenamenti (cosa chiederà, di questo passo, per il protocollo gare che prevede le trasferte?) mettono a rischio non solo la ripresa del campionato, ma probabilmente anche la partecipazione alle coppe europee di Juventus, Atalanta, Napoli, Inter e Roma. E, chissà, pure il cammino dell’Italia nella Nations League a settembre”.
Ceferin preme perché i campionati europei ripartano e assegnino i titoli sul campo, in modo da poter giocare le coppe europee in agosto. Ma mentre Germania, Inghilterra e Spagna danno segnali incoraggianti fissando già delle date, almeno su carta, lo stesso non accade in Italia.
“In riva al lago Lemano hanno rilevato che i criteri scelti dalla nostra classe politica per la ripartenza del pallone sono i più rigidi di tutta Europa e che da noi al momento non ci sono certezze, neppure quella della ripresa degli allenamenti (il protocollo non è ancora stato validato e il tempo stringe), a cinque giorni dalla data teoricamente fissata per vedere i giocatori allenarsi di nuovo in gruppo ovvero lunedì 18. Il governo europeo del calcio non ha potuto far a meno di notare che l’interpretazione della quarantena in Italia è una spada di Damocle non solo per la fine della Serie A, ma anche per la Champions, quando il 7 agosto riprenderà”.
Il quotidiano sportivo scrive che, nell’incontro con Conte, Gravina farà leva proprio sulla preoccupazione dell’Uefa.
“Nel prossimo vertice che il premier Conte avrà con il presidente della Figc Gravina e con il numero uno della Lega Dal Pino la carta dell’Uefa potrebbe essere spesa. Nyon ha avuto contatti con il governo quando Roma è stata indicata come la città che ospiterà la partita inaugurale di Euro 2020”.
Il Premier ha rimandato l’incontro con Gravina perché impegnato con il decreto rilancio, ma adesso la sua agenda dovrebbe liberarsi e affrontare il tema calcio.
“La Figc, ma a questo punto anche l’Uefa, sperano che Conte prenda una decisione politica e aiuti il calcio italiano”.