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«Il virus è più debole. È mutato per sopravvivere più a lungo nell’uomo»

Al Mattino il direttore delle Malattie infettive del Cotugno: «L’età media degli ammalati si è abbassata. Molti deceduti nel mio reparto avevano altre malattie»

«Il virus è più debole. È mutato per sopravvivere più a lungo nell’uomo»

Il Mattino intervista Rodolfo Punzi. È il direttore delle Malattie infettive e urgenze infettivologiche all’ospedale Cotugno di Napoli.

Spiega che, nonostante non ci siano evidenze scientifiche chiare, sembra che il Covid-19 sia diventato più debole.

«Non ci sono ancora studi scientifici pubblicati in grado di provare quella che tuttavia a molti clinici, sia in Campania sia in altre regioni, appare come una chiara percezione».

Il distanziamento ha aiutato a contenere l’infettività del virus, ma non alla sua attenuazione. Su questa invece potrebbero aver influito altri fattori.

«La diagnosi è più precoce e l’inizio della terapia avviene prima. Ma va detto che molti deceduti nel mio reparto avevano altre malattie. Un dializzato, uno con carcinoma, uno con grave cardiopatia. Sarebbero necessarie le autopsie per capire meglio. In Cina ne hanno fatte pochissime, in Campania nessuna, al Nord diverse».

Il virus, spiega, potrebbe essere mutato.

«L’età media degli ammalati si è abbassata, inoltre c’è la possibilità che il virus possa essere mutato. Quasi sempre i virus respiratori del passato, come la Sars, la Mers e l’influenza H1N1 sono mutati in senso favorevole per se stessi».

Come se i virus mutasse per sopravvivere più a lungo.

«Il virus ha come unico scopo sopravvivere, le epidemie più mortali si estinguono. Più il virus è tenue più permane nell’uomo».

Su una possibile altra ondata a ottobre:

«È possibile. La prima cosa da fare è evitare di fare confusione con l’influenza e dunque vaccinarsi già a settembre».

La convivenza con il virus sarà comunque lunga.

«Credo di sì ma speriamo con numeri bassi e quadri clinici meno drammatici. È importante che non si sviluppino focolai. Mascherine e distanza fisica no ad assembramenti e riusciremo a tenere testa fino al vaccino».

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