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Il Mattino: Napoli, lungomare affollato e spuntano anche i parcheggiatori abusivi

Tanti i giovani raggruppati sui muretti, ma anche anziani e famiglie. Assenti o quasi le misure di distanziamento sociale

Il Mattino: Napoli, lungomare affollato e spuntano anche i parcheggiatori abusivi

Sabato di sole e sembra un normale sabato di affollamento sul lungomare di Napoli, come racconta oggi il Mattino.

I bambini corrono sulle bici, sotto gli occhi dei genitori, o giocano a pallone usando come porta la saracinesca delle pizzerie chiuse. I ragazzi, come dentro un classico, siedono sui muretti: ci sono anche le birre, non curanti delle regole se le passano, bevono dalle stesse bottiglie, rollano sigarette di tabacco, si sbracciano, si toccano. Ma quale metro di distanza. Gruppetti di cinque, sei giovani si addensano continuamente. Coppie di fidanzati si abbracciano in bilico sui cordoli di ferro che fanno da sfondo a Castel dell’Ovo. Compare perfino il parcheggiatore abusivo di piazza Vittoria, che dà uno sguardo ai motorini.

Tantissimi i giovani raggruppati, ma non solo, anche gli anziani sui muretti

Alberto Cardone. Magro, piccolo di statura, capelli bianchi e una mascherina che copre quasi tutto il volto. Ha appena compiuto 90 anni. «È la prima volta che esco da due mesi – dice – Vivo da solo, ma i miei figli mi portavano la spesa. Vengo da Fuorigrotta e mi sono fatto una lunga passeggiata, dalla Torretta fino a qua. Prima ci venivo tutti i giorni, che sofferenza questi due mesi senza il mare. Il virus fa paura ma sappiamo come fare per difenderci». A buttare acqua sul fuoco, accanto, c’è Renato, che di anni ne ha 74. «Io penso che questa sia una influenza solo un poco più severa, non credo a tutto questo pericolo. Io in questi due mesi sono sceso tutti i giorni. Non si può stare senza questo mare. Dobbiamo vivere bene altrimenti che campiamo a fare?».

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