Dopo lo schermaglie delle scorse settimane, il capo della Figc adotta la strategia diplomatica per dimostrare al Comitato tecnico scientifico che il calcio può ricominciare.
Nel vertice di ieri tra Figc e Cts, scrive il Corriere dello Sport, è stato determinante il nuovo clima che si è venuto a creare tra la Federcalcio e i medici sportivi. Gravina e Casasco si sono presentati alla riunione da alleati, nonostante fino a poche settimane fa sembrassero lontani anni luce.
I medici sportivi si erano sentiti messi da parte perché la Figc si era affidata alla propria commissione scientifica per stilare il protocollo. Documento rivelatosi insufficiente. Da qui il cambio strategia di Gravina.
“E Gravina, saggiamente, ha sposato la linea della diplomazia. Il tempo delle polemiche, insomma, si è esaurito in fretta. Ed è stato appunto il presidente della Federcalcio a compiere il primo passo in avanti, riconoscendo il ruolo della Fmsi. Con Casasco che è stato immediatamente pronto ad assecondarlo, dando la sua disponibilità a lavorare insieme”.
Ieri si sono presentati compatti ed allineati, continua il quotidiano sportivo.
“Faceva parte di una precisa strategia, che aveva il fondamentale scopo di dimostrare come il calcio potesse ripartire e ricominciare”.
Ora Gravina aspetta il responso del ministro Speranza.
“Il calcio, di fatto, si è messo completamente a disposizione e non intende compiere passi falsi, consapevole che in qualsiasi caso non si tratterà di un percorso semplice”.
La sensazione, però, scrive il CorSport, è che il clima, negli ultimi giorni, sia cambiato. Lo dimostra anche l’apertura del Premier Conte ad un incontro con Lega e Figc.
“Evidentemente, l’ideale sarebbe farlo già con un via libera per gli allenamenti di squadra. In modo che, a quel punto, l’argomento possa essere solo la ripresa del campionato”.