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Il prof che fa i tamponi al Napoli: «A De Laurentiis? Ci vorrebbero 20 persone per tenerlo fermo»

A Radio Kiss Kiss Napoli: «Karnezis? Non è positivo. Avremo 56 persone che una volta che risulteranno negative si sposteranno nella bolla di Castel Volturno dove continueremo a fare controlli una volta a settimana»

Il prof che fa i tamponi al Napoli: «A De Laurentiis? Ci vorrebbero 20 persone per tenerlo fermo»

Il professor Vincenzo Mirone, ordinario di Urologia all’Università degli Studi Federico II di Napoli e responsabile degli screening per il Napoli, è intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo. Ha raccontato la procedura seguita per l’effettuazione dei tamponi ai tesserati.

“Rispettando il protocollo, non proprio semplice, della FIGC abbiamo messo in atto, con Raffaele Canonico, tutto l’iter di procedimento. Questi sono tamponi nasofaringei, abbastanza fastidiosi, perché si tratta di entrare dalla bocca e dal naso con dei tamponi sgradevoli, andando in profondità su mucose orali e nasali e ci danno un’affidabilità altissima. Abbiamo diviso i calciatori in tre fasce d’abitazione, a parte Karnezis con cui abbiamo avuto un problema tecnico, ma possiamo certamente smentire che è positivo. Se calciatori e staff risulteranno negativi, il Napoli sabato potrà riprendere gli allenamenti. Poi starà al Governo, a Spadafora, al CTS decidere sulla ripresa. Sento aria di ripresa del calcio, questo è quanto arriva a me anche parlando con De Laurentiis, ed è sicuramente una cosa positiva”.

Il professore ha fatto anche una battuta sulla possibilità di sottoporre il tampone anche al presidente De Laurentiis.

“Fare il tampone a De Laurentiis? C’è bisogno di 20 persone che lo tengano fermo! Avverto una passione, una voglia di riprendere a giocare da parte dei ragazzi, lasciamo stare multe, contenziosi”.

Domani, ha confermato, ci saranno i risultati del secondo tampone fatto oggi.

“Il protocollo prevede che se ne faranno uno a settimana durante gli allenamenti, ma non dobbiamo far girare i nostri giovani nelle case, saranno due specializzandi ad andare a Castel Volturno perché teoricamente non si potranno più muovere da lì. Saranno previsti tamponi anche per tutti i dipendenti. Teoricamente abbiamo 26 giocatori del Napoli controllati e circa 30 dipendenti, quindi avremo un nocciolo di 56 persone che una volta che risulteranno negativi, si sposteranno nella bolla di Castel Volturno dove continueremo a fare controlli una volta a settimana. Un asintomatico positivo deve andare in quarantena, nel caso dei calciatori si parla di 21 giorni, non 14. Purtroppo scientificamente questa negatività dà un lasso di tempo di sicurezza, ma non è permanente, ecco perché facciamo tamponi ogni settimana. E’ evidente che giocheranno solo giocatori negativi, quindi i controlli settimanali diventeranno ancora più importanti, nel caso di ripresa di campionato, di quelli che facciamo adesso”.

Sui test sierologici:

“L’idea è farli partire da settimana prossima. Ti dà notizie sull’IgA ed IgM anticorpi che sviluppiamo su tutte le infezioni che ti dà o la dimostrazione di aver avuto l’infezione ed aver sviluppato gli anticorpi oppure averla in essere. Il Napoli sabato riprenderà gli allenamenti”.

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