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CorSport: la Serie A si è già svalutata del 17%

Lo dice il report della Kpmg Football Benchmarck. Se non ripartisse, ci sarebbe una perdita di sei miliardi.

CorSport: la Serie A si è già svalutata del 17%
(foto Hermann)

Se il campionato non ripartirà, la valutazione dei calciatori tesserati per la Serie A subirà un crollo di quasi 6 miliardi. Lo scrive il Corriere dello Sport basandosi sul report della Kpmg Football Benchmark. Si tratterebbe di una perdita di 3,30 milioni in media per ogni giocatore.

“Un’enormità, sostanzialmente il calcio italiano può perdere un valore pari al 26,6%”.

Kpmg ha immaginato due scenari. Uno prevede campionati portati a termine, l’altro campionati interrotti.

Nella prima ipotesi, con la Serie A che riparte, la valutazione complessiva dei calciatori italiani scenderebbe «solo» a quota 4 miliardi e 734 milioni. La perdita media sarebbe di 2,18 milioni per cartellino e il danno si assesterebbe al -17,2%. L’altra ipotesi sarebbe catastrofica.

Guardando al resto d’Europa, la Bundesliga che ha deciso di ripartire limiterà i danni perdendo «appena» 2,19 milioni di euro di valutazione per ogni calciatore, anziché 3,36 milioni, con una mancata perdita di 484 milioni di euro. Praticamente come in serie A.

La Ligue 1, fermando il campionato, dovrebbe subire una svalutazione complessiva di 362 milioni di euro, quasi tutti per i top player del Psg. Solo Neymar e Mbappé, secondo Kpmg, hanno avuto una svalutazione di 86 milioni, pur restando i due calciatori con la valutazione più alta al mondo.

Scrive il Corriere dello Sport:

“Accodarsi a chi si ferma e non al gruppone di chi riparte, rappresenterebbe una zavorra per il movimento italiano che già oggi vede i soli Romelu Lukaku e Matthjis de Ligt nella top 20 dei calciatori che conserverebbero il valore più alto”.

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