Nanni al Corriere: «Dire che è una svolta, è un’offesa. Da martedì i giocatori a Casteldebole a piccoli gruppi. Vediamo se dar loro le chiavi, ne abbiamo parlato oggi in video chat»
Il Corriere Bologna intervista Gianni Nanni responsabile sanitario del Bologna. Si esprime sul decreto della Regione Emilia Romagna che autorizza il ritorno agli allenamenti individuali anche per le squadre di calcio.
«Dire che è una svolta, è un’offesa e di certo non sono allenamenti: è solo attività individuale di mantenimento. Il concetto è semplice: il decreto regionale dice che si può correre nei parchi. Bene, noi offriamo ai giocatori la possibilità di farlo a Casteldebole, evitando di essere fermati per un autografo, qualche chiacchiera. Tutto qua. Niente allenamenti»
Racconta come si svolgeranno le attività nel centro sportivo.
«Il centro è chiuso, non c’è nessuno. Da martedì ci potranno andare i giocatori, a piccoli gruppi, senza usufruire di spogliatoi, palestra e tutto il resto. Hanno quattro campi a disposizione, al massimo tre atleti per ogni campo, attenendosi a tutte le misure precauzionali, ma ormai sanno come comportarsi. Si portano la loro acqua e fanno la doccia a casa. Vediamo se dargli le chiavi, ne abbiamo parlato oggi in video chat»
Inutile per ora parlare di allenamenti veri.
«E’ inutile. Continuiamo a rincorrere date e ripartenze spaccandosi la testa e rispostando sempre in avanti il via. C’è stata confusione e litigiosità fin dall’inizio perché ognuno proponeva soluzioni pro domo sua e invece ora tutti devono rinunciare a qualcosa, ma tutti. In tempo di guerra nessuno pensava di mangiare tortellini tutte le domeniche»