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Aspettando Immuni la Campania si organizza: si valutano app nostrane per tracciare i contagi

Su Repubblica Napoli. La più avanzata tra quelle sul tavolo è Sm-Covid-19, messa a punto da una start-up guidata da un professore di Salerno. Già pronta, è stata scaricata da più di 30mila persone volontariamente. Va testata 

Aspettando Immuni la Campania si organizza: si valutano app nostrane per tracciare i contagi

In attesa che l’app Immuni, al vaglio del Governo, veda la luce, la Campania si organizza da sola. Si vagliano diverse proposte di app per il tracciamento dei positivi al virus, scrive Repubblica Napoli. Una di quelle in stato più avanzato è “Sm-Covid-19”, messa a punto da una start-up guidata da Stefano Piotto, bioinformatico, professore associato al dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno.

E’ lo stesso Piotto che rilascia alcune dichiarazioni al quotidiano.

«Stiamo interloquendo con la Regione già da un po’ di tempo. La nostra app è pronta ed è stata scaricata da più di 30mila persone volontariamente. Funziona per il sistema Android e tramite Apple Academy abbiamo messo a punto anche il funzionamento per i cellulari Ios. Ora bisogna testarla sul campo, per considerare tutti gli aspetti, dall’impatto sui consumi della batteria a quello sulla vita delle persone. Non deve essere invadente, né visibile, i contatti saranno tutti anonimi. Ed è stata ideata per farla dialogare con altre applicazioni analoghe in Italia come in Europa».

Piotto spiega che la Regione ha chiesto una valutazione tecnica sul nodo della privacy, ma che il problema può essere risolto:

«Noi non trattiamo dati sensibili, tutto è assolutamente anonimo, non viene tracciato il telefono ma una app che genera un identificativo che viene cambiato ogni 15 minuti. Non è esatto dire che vogliamo tracciare i contatti dei soggetti positivi, più correttamente ricostruiamo i contatti di tutti quelli che hanno scaricato l’applicazione, per mettere in condizione la sanità di poter intervenire. Dobbiamo concepirla come una negoziazione in cui il cittadino cede il minimo possibile dei suoi dati personali per ottenere il massimo vantaggio».

L’assessore regionale all’Innovazione, Valeria Fascione chiarisce che la Regione

«non ha ancora preso una decisione definitiva. Abbiamo preso in considerazione questa come altre start up. Con ognuna di essere stiamo verificando che tutto funzioni. Ma in vista della Fase 2, siamo a buon punto».

 

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