Fin qui, hanno evitato di esporsi per non entrare in conflitto con i propri presidenti. Ma il momento delle decisioni si avvicina. Venerdì è in programma una riunione della Premier.
Il Telegraph riporta oggi l’ennesima puntata del dibattito in Inghilterra sulla ripresa della Premier
Un certo numero di allenatori della Premier League è diffidente nei confronti della possibilità di essere costretti a tornare a giocare a calcio a causa dei rischi che corrono i giocatori e staff.
Secondo il Telegraph, questa posizione potrebbe portare a conflitti con i proprietari dei club. I proprietari hanno l’esigenza di terminare la stagione per evitare di perdere i compensi di emittenti tv e sponsor.
Sebbene la maggior parte dei tecnici sia pubblicamente rimasto in silenzio per evitare di opporsi ai propri datori di lavoro, privatamente alcuni nomi di alto profilo hanno espresso serie preoccupazioni circa l’opportunità di forzare staff e giocatori quando il rischio di infezione rimane troppo elevato
Al momento non esiste ancora una soluzione per poter tornare a giocare. La Premier ipotizza di tornare in campo entro giugno, ma questo significherebbe tornare ad allenarsi a pieno regime per la metà di maggio. Venerdì è in programma una riunione che potrebbe chiarire alcuni aspetti. Molti tecnici sono preoccupati non solo per la questione legata al coronavirus, ma anche per la certezza che dopo un lungo stop occorrerebbe un lungo periodo di allenamento per evitare un incremento di infortuni
La Premier League si riunirà quindi venerdì ma intanto, secondo ESPN, un numero sempre crescente di calciatori sarebbe contrario alla ripresa
Diversi calciatori non sono sereni sulla ripresa. Dicono che l’unico evento che farebbe cambiare idea ai club sarebbe la morte di qualche giocatore o di qualcuno degli staff.
Il timore fondamentale sarebbe quello di riprendere anche solo ad allenarsi nonostante la permanenza del distanziamento sociale come misura necessaria per combattere il coronavirus.