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Spagna, ministero della Salute: «No a tamponi indiscriminati ai calciatori, solo se sintomatici»

L’indiscrezione è resa nota da Cadena Ser. Il Ministero non prevede eccezioni: i calciatori sono impiegati e non lavoratori essenziali. Quindi stop alla ripresa?

Spagna, ministero della Salute: «No a tamponi indiscriminati ai calciatori, solo se sintomatici»
foto Hermann

L’emittente Cadena Ser irrompe nella polemica tra Liga club e calciatori sui tamponi cui i giocatori spagnoli dovrebbero sottoporsi da martedì per poi riprendere gli allenamenti. Ha appena pubblicato on line che fonti del ministero della Salute hanno fatto sapere che non è prevista alcuna eccezione per i calciatori. Sono impiegati e non sono considerati lavoratori essenziali, quindi non possono essere sottoposti in maniera indiscriminata ai tamponi per stabilire se abbiano contratto o meno il covid-19. Questi test, ricorda la fonte riservata del Ministero citata da Cadena Ser, sono per legge riservati a coloro i quali presentano sintomi.

Bisogna adesso capire se queste informazioni saranno confermate ufficialmente. Una eventuale conferma bloccherebbe l’operazione tamponi, operazione peraltro già criticata dai calciatori che chiedevano proprio di non apparire come privilegiati rispetto al resto della popolazione spagnola. Proprio come accaduto in Italia col comunicato dell’associazione calciatori.

Il ministero della Salute non prevede eccezioni, eventuali test dovranno essere autorizzate dalla autorità locali, quelle che loro chiamano le Comunidades.

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