Repubblica spiega che il governo britannico ha iniziato a produrre, insieme agli italiani di Advent-Irbm, una valanga di campioni anche se non testato, se il vaccino si rivelasse efficace, milioni di dosi sarebbero già pronte in autunno
Focus sul vaccino per il coronavirus la cui sperimentazione è partita ieri in Inghilterra, pubblicato da Repubblica che evidenzia l’eccezionalità del lavoro e della rapidità con le parole dell’immunologo italiano Giacomo Gorini, che fa parte dei 110 scienziati dello Jenner che sperimentano il vaccino in collaborazione con il laboratorio italiano di Pomezia Advent-Irbm
La paga non è enorme: non si tratta di “cavie” che potrebbero subire gravi effetti collaterali. “Qui il rischio è molto basso”, continua Giacomo, “perché si tratta di un vaccino simile a quelli testati per Sars e Mers”. Ma non state accelerando troppo, visto che una sperimentazione in genere dura almeno 6-7 anni? “No, siamo a buon punto. Spesso molto tempo nello sviluppo di un vaccino è occupato dalla burocrazia. Contro il coronavirus invece c’è sostegno totale delle autorità mediche e politiche, quindi questi tempi si contrarranno decisamente. Ma non proporremo mai al mercato un prodotto non sicuro al 100%”. Il governo britannico ha deciso di iniziare già a produrre, insieme agli italiani di Advent-Irbm, una valanga di campioni di “ChAdOx1 nCoV-19”, anche se non testato. Potrebbe rivelarsi un enorme spreco di denaro, o un flop. Ma, se il vaccino si rivelasse efficace, milioni di dosi sarebbero così già pronte in autunno per le categorie più a rischio.