La cifre ufficiali non terrebbero conto dei morti in casa e in alcune case di cura. Il governo inglese frena sull’allentamento del lockdown, e punta tutto sui vaccini
I morti in casa. Quelli nelle residenze per anziani. Il conto che non torna. La Gran Bretagna come l’Italia, come probabilmente molti dei Paesi più colpiti dalla pandemia: le cifre che si allargano, le statistiche che non tengono più, la verità dei numeri che si fa breccia piano piano.
Nel Regno Unito i 18.000 morti “ufficiali” sarebbero in realtà, secondo il Financial Times, più di 40.000. Lo studio condotto uno sui dati pubblicati lunedì dall’Ufficio Nazionale di Statistica, dice che il bollettino su cui il governo tira le somme quotidianamente è falsato, perché sarebbero rimasti fuori migliaia di casi negli ospizi o nelle case private.
Secondo l’Ufficio di Statistica la stima reale va oltre il record italiano, che è a sua volta notoriamente sottostimato. Il Financial Times ha estrapolato i dati ufficiali e li ha confrontati con i decessi in ospedale determinando una proiezione statistica che parla di 41.ooo vittime da Covid.
Sono numeri che spaventano gli inglesi prima di tutto. La Gran Bretagna è stato l’ultimo Paese a imporre le chiusure e ora potrebbe essere l’ultimo a uscirne. Quelli del “preparatevi a perdere i vostri cari” non esistono più. Il governo di Boris Johnson è diventato ora uno dei più prudenti. I consulenti scientifici hanno avvertito i ministri: ad un minimo allentamento delle misure di restrizioni, scatterebbe una nuova ripartenza del contagio. Oggi cominceranno i primi test sull’uomo di un vaccino all’Università di Oxford, e il governo ha annunciato un finanziamento di 20 milioni di sterline per questa ricerca più altri 22,5 milioni per una ricerca parallela condotta all’Imperial College.
Il vaccino pare sempre di più l’unica via verso una nuova fase, che sia 2, 3 o 4.