La vice consigliera scientifica Angela McLean: l’11 marzo ad Anfield c’erano 52.000 persone di 3.000 da Madrid. Forse c’è relazione tra partita ed contagio
Negli ospedali di Liverpool finora sono morte 246 persone a causa della Covid-19. Madrid è una delle città più colpite d’Europa, e la Spagna ha il secondo numero più alto di casi di infezione confermati nel mondo, dietro gli Stati Uniti con oltre 21.000 vittime.
Il link si chiama Liverpool-Atletico Madrid, partita di Champions giocata col beneplacito della Uefa a porte aperte a pandemia già acclarata, l’11 marzo: 52.000 persone ammassate ad Anfield, di cui 3.000 tifosi in trasferta da Madrid.
“In futuro studieremo che relazione c’è tra il virus che è circolato a Liverpool e quello spagnolo”. L’ipotesi che la partita sia stato un clamoroso veicolo di contagio è per la vice consigliera scientifica del governo inglese, Angela McLean, “un’ipotesi interessante che merita ulteriori indagini”.
Il direttore della sanità pubblica del consiglio comunale di Liverpool, Matthew Ashton, aveva precedentemente dichiarato al Guardian che la partita andava annullata, mentre il sindaco di Madrid, Jose Luis Martinez-Almeida, ha detto che è stato un “errore” consentire a migliaia di tifosi dell’Atletico di andare in Inghilterra: “Non aveva senso che 3000 persone potessero recarsi ad Anfield in quel momento”.
Parlando al briefing informativo di lunedì, il cancelliere britannico Rishi Sunak ha respinto le accuse di eccessiva lentezza nel bloccare i grandi eventi sportivi. Il lockdown nel Regno Unito è stato introdotto solo il 23 marzo.