Il calcio-scommesse arriva a Napoli. Non in maniera diretta. L’inchiesta sul Catania che – secondo l’accusa – avrebbe combinato una serie di partite (inizialmente si pensava a quattro ma potrebbero essere di più) per raggiungere la salvezza. Attori del presunto disegno criminoso sarebbero il presidente Pulvirenti e il direttore sportivo Delli Carri. E oggi la Gazzetta dello Sport associa all’indagine anche la partita Catania-Carpi, ultima di campionato terminata zero a zero. Match sospeso da Federbet perché ritenuto sospetto.
Ecco cosa scrive la Gazzetta:
Delli Carri spiega in una intercettazione che il d.s. degli emiliani Giuntoli (ora al Napoli) «mi deve un favore». Il Catania si salva grazie al punto conquistato a Carpi in una gara noiosa e con pochissimi tiri in porta. Match tolto dal palinsesto dei bookmaker per le puntate anormali sul pari senza gol. Il sospetto del biscotto è alto. La Procura vuole vederci chiaro. Lo stesso farà la giustizia sportiva. Senza un coinvolgimento diretto del presidente del Carpi (escluso dagli atti ora disponibili), non è in discussione la storica promozione in A. Ma un pari concordato potrebbe portare in «dote» punti di penalizzazione nel prossimo campionato e squalifiche pesanti per i tesserati compiacenti.