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La benefica conversione alla ragionevolezza del Mattino (che spiega ai tifosi quanto bene ha fatto il Napoli di De Laurentiis)

La benefica conversione alla ragionevolezza del Mattino (che spiega ai tifosi quanto bene ha fatto il Napoli di De Laurentiis)

Le buone notizie vanno date. E la conversione alla ragionevolezza del Mattino è sicuramente una di queste. Sta lì in prima pagina, bassina ma c’è. Usa la chiave del Napoli italiano – ciascuno ha diritto a poter utilizzare l’appiglio che più ritiene utile ad uscire dall’angolo – per giungere al punto: “I tifosi contestano De Laurentiis ma in cinque anni meglio solo la Juve”.

Diciamo la verità, nulla di emozionante e soprattutto nulla di nuovo. Dati che conosciamo tutti e che spesso ripetiamo (non solo noi, in verità) tra la contestazione semi-generale. Se il quotidiano di via Chiatamone ha avvertito l’esigenza di esprimere questo concetto è perché, evidentemente, fin qui la linea assunta nelle pagine sportive è parsa fin troppo prossima a quella della tifoseria organizzata, in alcuni casi pericolosamente sovrapponibile.

C’è una strana aria in città, devono essersene accorti al Chiatamone o qualcuno lo ha fatto loro notare. Del resto non dobbiamo dimenticare che nei giorni successivi al ferimento di Ciro Esposito fu proprio Il Mattino a pubblicare articoli molto interessanti, e dal di dentro, sulle sensazioni di chi per mestiere ha scelto di difendere l’ordine pubblico. Insomma è un tema che i giornalisti del quotidiano conoscono fin troppo bene.

Non a caso l’articolo correttivo comincia proprio partendo dalle contestazioni dei tifosi. “Sui muri di Napoli appaiono scritte contro De Laurentiis, c’è da ieri anche un camion che gira per la città e diffonde messaggi duri. Ma c’è un dato che dovrebbe invitare i tifosi, anche quelli più ostili, a riflettere ed emerge dall’analisi degli ultimi cinque campionati. Sommando i punteggi dal 2010-2011 al 2014-2015, infatti, il Napoli è la seconda formazione d’Italia alle spalle della Juventus: 350 punti contro i 418 dei bianconeri, i più forti di tutti, quattro volte campioni d’Italia”. Il messaggio è chiarissimo: Il Mattino non avalla le proteste, anzi ne prende le distanze. Messaggio che si è probabilmente reso necessario dopo una serie di articoli faziosi che si prestavano ad ambigue interpretazioni. 

Nei giorni scorsi anche noi del Napolista abbiamo fatto finta di non vedere Napoli tappezzata da manifesti della curva A (è il secondo anno consecutivo che una forma di contestazione parte in piena estate, ancor prima della campagna acquisti). In alcuni casi è meglio sorvolare, altrimenti si contribuisce soltanto ad avvelenare l’aria di per sé già non salubre. In quei giorni il quotidiano di via Chiatamone lanciava allarmi per l’empolizzazione della squadra. Insomma, non prendeva una netta presa di distanza. Cosa che invece è avvenuta oggi. Una correzione di rotta che non può che essere salutata con ottimismo dal Napolista. Tutti vogliamo un Napoli competitivo e tutti, ovviamente, desideriamo che il calcio resti uno sport e che la passione resti confinata in un perimetro di buon senso. Italianizzazione o internazionalizzazione che sia.

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